Le restrizioni per l’emergenza Covid-19 stanno penalizzando anche il settore sportivo e in particolare gli sport “di contatto”. Il protrarsi delle misure di contrasto alla pandemia sta provocando una forte limitazione dell’attività sportiva e, in particolare, di quella dilettantistica e amatoriale.
La “voglia di sport” degli italiani, al contrario, non è affatto diminuita.
Un esempio è dato dalla crescita esponenziale di uno sport abbastanza nuovo per il nostro paese: il Padel. Si tratta di una disciplina che deriva dal tennis e simile allo squash. Si pratica in campo chiuso su tutti e 4 lati, con due aperture laterali che fungono da porte.
Questo sport di origine sudamericana, che già si stava diffondendo abbastanza rapidamente, ha subito una repentina impennata di appassionati dopo le restrizioni che hanno bloccato gran parte delle attività sportive. Il Padel, infatti, rispetta naturalmente le regole di distanziamento sociale. L’impossibilità di praticare altri sport, incompatibili con le attuali regole, ha portato un gran numero di persone ad avvicinarsi a questa nuova attività.
Sport e salute
Del resto l’attività sportiva in Italia è in continua crescita ormai da anni e nel 2019, secondo i dati ISTAT, il 35% della popolazione italiana sopra i tre anni di età, oltre 21 milioni, ha dichiarato di praticare uno o più sport; il 26,6% (16 mln) con continuità e l’8,4% (5 mln) in forma saltuaria.
Troppo spesso però l’attività sportiva viene svolta senza una preventiva valutazione dello stato di salute. Se è del tutto evidente che non sempre si possono impedire con certezza degli eventi patologici è altrettanto vero che con un adeguato check-up si può valutare se qualcosa non va, consentendo quindi di adattare le nostre abitudini, anche sportive, al nostro stato di salute.
Un controllo medico dovrebbe essere programmato sulla base di una serie di fattori del tutto personali, come, ad esempio:
• Età
• Abitudini alimentari
• Attività fisica
• Fumo
• Peso
Una buona scelta (obbligata per chi svolge attività agonistica) è quella di rivolgersi a un centro di Medicina dello Sport, nei quali operano specialisti in grado di verificare la nostra capacità di sopportare condizioni di impegno più elevato di quello “normale” e l’eventuale presenza di fattori di rischio, che, magari, potrebbero sconsigliare particolari attività.
Come gestire al meglio numeri in crescita
Come abbiamo visto gli italiani che praticano attività sportiva sono in costante aumento, così come sono in aumento (circa 5 milioni) gli atleti tesserati. Con questi numeri e considerando da una parte la voglia di sport, repressa dagli effetti della pandemia, e dall’altra la sempre maggiore attenzione alla propria salute, c’è da aspettarsi un vero e proprio boom di richieste di visite medico sportive nel momento in cui verranno meno le attuali restrizioni.
I centri di Medicina dello Sport sanno bene che un valore aggiunto per atleti e società sportive è la capacità di coniugare la qualità con la velocità nell’erogazione del servizio richiesto. Poter disporre di un software gestionale dedicato costituisce certamente un vantaggio competitivo.
La miglior scelta per questo tipo di strutture sanitarie è CGM XMEDICAL che implementa una serie di funzioni estremamente utili, tra le quali:
• Prenotazione degli appuntamenti
• Gestione della sala d’attesa
• Diagnostica per immagini
• Cartella clinica
• Fatturazione elettronica
Queste caratteristiche, unitamente alla sua versatilità e semplicità di utilizzo, rendono questo programma informatico lo strumento migliore per ridurre i costi, ottimizzando sia i tempi di lavoro sia quelli di erogazione dei servizi.
Idoneità sportive
L’attività sportiva può essere classificata in base alle sue caratteristiche come attività ludico-motoria, attività sportiva non agonistica o attività sportiva agonistica.
In conseguenza di queste distinzioni la normativa nazionale prevede diversi livelli di “idoneità” sportive:
• Certificato medico per l’esercizio di attività ludico motoria
• Certificato medico per l’attività non agonistica
• Certificato medico per l’esercizio di attività (non agonistica o ludico-motoria) di particolare ed elevato impegno cardiovascolare
• Certificato medico agonistico
• Certificato medico agonistico per disabili
Mentre per le prime tre tipologie ci si può rivolgere, oltre che al medico specialista in medicina sportiva, al proprio medico curante o al pediatra di libera scelta, per le idoneità agonistiche è obbligatoria la certificazione dello specialista; bisognerà rivolgersi a centri di Medicina dello sport, pubblici o privati accreditati dalla Regione di appartenenza.
Anche gli esami strumentali obbligatori vanno aumentando a seconda del livello di certificazione. Si parte da una semplice misurazione della pressione arteriosa alla quale si aggiunge (per l’attività non agonistica) l’effettuazione di un elettrocardiogramma a riposo e, nel caso di attività di elevato impegno cardiovascolare, anche dopo sforzo.
Per le idoneità agonistiche, infine, pur con alcune differenze a seconda dello sport praticato, nella maggior parte dei casi gli accertamenti previsti sono:
• Visita medica
• Esame completo delle urine
• Elettrocardiogramma a riposo
• Elettrocardiogramma dopo sforzo con calcolo dell’Indice di recupero immediato (I.R.I.)
• Spirografia
Una prestazione per tre interlocutori
La visita medico sportiva, in particolare quella per l’idoneità agonistica, è, come abbiamo visto, un servizio composito che comprende diversi esami. Per un centro di Medicina dello sport rappresenta anche un’altra peculiarità in quanto il Cliente non è l’unico interlocutore con il quale interfacciarsi. Quasi sempre, infatti, a pagare le visite sono le società sportive e, in ogni caso, gli esiti delle visite vanno comunicati agli uffici sanitari individuati dalle singole normative regionali.
Al termine della visita il medico specialista, infatti, in base agli accertamenti eseguiti, può:
• Rilasciare un certificato d’idoneità alla pratica sportiva con validità di 1 anno (2 nel caso di alcuni sport) che la società di appartenenza dovrà ricevere;
• Sospendere la decisione sull’idoneità in caso di dubbi diagnostici e prescrivere accertamenti più approfonditi rivedendo l’atleta dopo che li avrà eseguiti;
• Accertare la non idoneità all’attività sportiva.
Qualsiasi sia la decisione del medico il risultato della visita deve essere “tracciabile” e va quindi tempestivamente comunicato alla struttura sanitaria regionale di riferimento. Anche per evitare il rischio che, pur di ottenere l’idoneità, ci si possa rivolgere a diversi medici nella speranza di trovarne uno meno attento.
È evidente che, pur essendo tutte queste attività pane quotidiano per un centro di Medicina dello sport, poter disporre di un ottimo software gestionale che consente di automatizzare la gestione delle varie operazioni da effettuare nei confronti dei vari soggetti, può portare grandi vantaggi in termini di ottimizzazione del lavoro con riduzione di tempi e costi.
Un software gestionale completo
CGM XMEDICAL è in grado di coniugare una serie di funzionalità generali indispensabili per uno studio medico o un poliambulatorio, come la gestione degli appuntamenti e della sala d’attesa, la diagnostica per immagini o la cartella clinica, la gestione della privacy secondo le norme europee GDPR o la fatturazione elettronica, con le esigenze specifiche di un centro di Medicina dello Sport.
Ad esempio, permette di personalizzare il modulo visita del paziente con valori standard indicati dallo specialista in Medicina dello sport, consentendo di avere a disposizione un protocollo per l’idoneità sportiva semplice e funzionale.
Il software consente anche di gestire le scadenze delle idoneità sportive segnalando all’atleta la necessità di sottoporsi a nuova visita, funzione che aiuta a fidelizzare il Cliente e che risulta particolarmente gradita anche alle società sportive.
A proposito di società è utile ricordare che la responsabilità, anche penale, della partecipazione a gare di atleti sprovvisti del certificato di idoneità sta in capo ai presidenti e che, normalmente, sono proprio le società a richiedere le visite mediche per i propri atleti, scegliendo anche dove farle svolgere.
Fatturare direttamente alle società sportive con cui si attiva una convenzione, cosa che CGM XMEDICAL è in grado di gestire, è sicuramente un segnale di attenzione nei confronti delle esigenze delle società.
I certificati medico sportivi agonistici per i diversi sport emessi tramite CGM XMEDICAL sono, ovviamente, in linea con le specifiche normative previste in ogni regione, consentendone la rapida trasmissione alla ASL di competenza o, dove esistente, al portale regionale online dedicato.
Pronti per la ripresa
Secondo Roberto Ghiretti, già direttore generale della Lega Pallavolo Serie “A” Maschile e fondatore di una società leader di mercato nella consulenza sportiva, “la “ripartenza” è usare questo tempo per rinnovare, diversificare e per pensare modelli diversi di sport”. “Perché – insiste Ghiretti – questo tempo “infetto” in realtà ha messo in luce una grandissima volontà di pratica sportiva da parte degli italiani, quindi c’è una prateria da percorrere e su cui lavorare.”
Gli esperti del settore non hanno dubbi, tra le prime attività a schizzare man mano che potremo allentare le attuali misure di sicurezza ci saranno quelle sportive. Attrezzarsi al meglio ora per poter affrontare la massiva domanda di visite medico sportive che si verificherà quando ripartiranno le attività agonistiche provinciali e regionali è dunque un’opportunità da non perdere per il proprio centro di Medicina dello sport.
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